Una chiave di lettura: la vita e la personalità del pittore Giorgio De Chirico, viste attraverso le analisi delle scritture dal 1911 al 1971

Le grafie di Giorgio de Chirico evidenziano la sua delicatezza d’animo e la notevole raffinatezza di pensiero; egli riesce infatti a percepire anche le piccole sfumature nelle parole e nei pensieri altrui. È molto vitale, coglie e sviluppa idee legate sempre a nuovi stimoli e questo lo si ritrova nei suoi dipinti.In Giorgio de Chirico si evidenziano due caratteristiche: la prima consiste nell’acutezza, nella vivacità e nella finezza di spirito; la seconda consta nella rapidità associativa e nel colpo d’occhio. Possiede inoltre originalità e trasparenza, un buon connubio tra acutezza e versatilità, frutto delle capacità acquisite nei suoi primi trent’anni.

Dalla sua grafia emerge anche il cambiamento che porta l’artista da un bisogno giovanile di un accentuato autocontrollo, caratterizzato da una certa dipendenza dalle valutazioni dell’ambiente, ad una fase più matura. Qui i suoi giudizi sono espressione e frutto di un’attenta valutazione dei fatti e delle circostanze e sono maggiormente indipendenti dall’ambiente esterno. Si nota quindi una crescita di personalità nell’artista che perde un po’ di slancio giovanile per acquisire maggior ponderatezza ed equilibrio che lo accompagneranno fino alla fine della sua carriera.